Pagina:Deledda - La casa del poeta, 1930.djvu/226

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perstizione: poichè i nostri padri, e io stessa in persona, godevamo fama di fattucchieri e si diceva che possedevamo unguenti miracolosi. L’antico brigante soffriva d’artrite; camminava con le stampelle ed era tutto gonfio alle estremità: venne dunque in cerca della salute del corpo, e non di quella dell’anima.

Alcune fregagioni che io gli feci, le cure interne suggerite da padre Victor, e sopratutto un certo regime di vita, lo ridussero subito in migliori condizioni di salute. Egli credette al miracolo; si fece neofita e volle frequentare la scuola coi bambini; inoltre cominciò a portare larghe offerte alla nostra Casa.

Tutte queste cose ci inimicarono i suoi numerosi parenti; e così cominciarono le persecuzioni. Si tentò di bruciare la nostra Casa, si sparsero voci calunniose sul conto nostro, ci sobillarono contro la popolazione già favorevole a noi. Poi i membri più giovani e potenti della famiglia di Pe-lang, ricostruirono una vera banda brigantesca; portarono lontano il vecchio e fecero sparire anche due dei nostri padri.

Padre Victor fece a tempo a ricorrere alle autorità locali, e riprendere il vecchio ed i nostri fratelli: ma la protezione ufficiale non valse a salvarci del tutto.

Io fui presa specialmente di mira; si disse che ero l’amante dei padri, che fabbricavo veleni, che avevo ammaliato il vecchio. Padre Victor