Pagina:Deledda - La casa del poeta, 1930.djvu/251

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Ma non era un’allegria da pazzo, la sua: era uno zampillo di gioia vera che gli scaturiva dal più profondo dell’essere, dove realmente germogliava un senso di vita nuova.

Fece un cenno di saluto ai topi, raccolse il poco che essi avevano risparmiato, ritornò giù nella cucina e richiuse la valigia.

E ripartì, per lavorare ancora, ma libero adesso della compagnia dei ricordi inutili.