Pagina:Deledda - La chiesa della solitudine, 1936.djvu/132

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salutato con cenni della testa la donna: essa, che aveva già intuito di che si trattava, pensò di punzecchiarli immediatamente e farli andar via.

— Comare mia Giustina, — disse piegandosi a levarsi gli sproni, — vi ho portato qualche cosetta che voglio credere riesca gradita a Maria Concezione. Non è quello che Maria Concezione si merita: lei si merita tutti i tesori del mondo, però... però...

Si sapeva in che consistevano le cosette che ella usava portare in regalo, e Giustina era troppo donna di casa e buona massaia per non rallegrarsene: tuttavia non si affrettò a metter dentro la bisaccia, e questo incuriosì maggiormente i tre uomini.

— Ecco, — pensava malignamente il vecchio; — per amicarsi queste donnette bisogna portar loro dei doni; io non ci avevo pensato, ma sono sempre a tempo.

Disse, con dignità patriarcale:

— Anch’io allevo un bel porchetto, per comare Maria Giustina: anche lei merita qualche tesoro.

Pietro, invece, liberatosi dal primo imbarazzo, volle riprendere a fare lo spiritoso, e disse che lui, per conto suo, appena sarebbe la stagione, avrebbe portato un cestino pieno di cavallette.