Pagina:Deledda - La chiesa della solitudine, 1936.djvu/43

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sta più. Dopo tutto, pensa, e meglio che Aroldo sappia queste cose: si rassegnerà più facilmente. E tutti, ella e sua madre lo sanno benissimo, tutti, in paese e nei dintorni, ripetono le storie raccontate dal vecchio Giordano. Egli insiste:

— Compare Antonio Giuseppe, anima buona, obbedì al padre; e fece del bene ma provvide anche perché, dopo la sua morte, la vedova e la figlia vivessero tranquille come adagiate fra due guanciali. Bene fece: chi non lo approva? Il primo sono io, che dovunque passo onoro la sua memoria. Ma tu, Maria Concezione, perché vuoi disconoscere la bontà di tuo padre? perché ti fingi povera, costretta al lavoro, mentre lui ti ha lasciato come una signora? Hai paura che ti rubino la tua roba? Oh, certo, stai attenta, che qualche gabbamondo non ti si metta davvero intorno, o qualche brigante non ti faccia lo scherzo che il tuo avo fece al prete.

Aroldo rise, ma a denti stretti; un riso che gli rimase in gola, pur facendogli scintillare gli occhi.

Avrebbe voluto rispondere al vecchio, difendersi, poiché si sentiva aggredito da lui; ma sentiva pietà di Concezione e per sfuggire alle ulteriori umiliazioni di lei decise di andarsene. Ma sarebbe tornato, oh, sì, sarebbe tornato; le parole del rozzo pro-