Pagina:Deledda - La chiesa della solitudine, 1936.djvu/72

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voti: e se respingeva Aroldo era per il bene di lui, per amore e non per altro. Maria Vergine, tu che esaudisci chi si rivolge a te con la fede del cieco sicuro di rivedere la luce in un’altra vita, Maria piena di grazia, accogli la preghiera della tua povera Concezione: toglile dal cuore questa freccia, fa che non pensi più ad Aroldo con desiderio carnale. Tre volte recitò l’Ave; già alla terza sentiva il calore della protezione divina sfiorarle il cuore, quando la madre entrò nella camera, e avvicinandosi allo scuretto socchiuso della finestra, dopo aver passato la mano sul vetro appannato, disse:

— Accidenti, anche con questo tempo c’è gente in viaggio.

Si vedeva, infatti, uno strano cavaliere avanzarsi nella strada solitaria, nero il cavallo, che scuoteva di continuo la coda e le orecchie per liberarsi da quelle innumerevoli mosche bianche che scendevano dal cielo; nera, tutta imbacuccata in un mantello, con sproni da guerriero sulle scarpe alte, la punta del cappuccio orlata di neve come la cima dei monti, la figura che lo cavalcava.

— Oh, — riprese la madre, sempre più sorpresa e incuriosita; — adesso si ferma proprio qui davanti. È un uomo o una donna? Adesso smonta e tira il cavallo verso il no-