Pagina:Deledda - La danza della collana, 1924.djvu/237

Da Wikisource.

— 227 —


Figlia.

Non sempre, quando i desideri sono onesti. D’altronde io non conosco quest’uomo qual è al presente e non posso giudicarlo. In che consiste l’aiuto ch’egli chiede da noi?

Straniero.

Egli chiede di non morire solo, in paese straniero: ma non è la paura di morire così che lo spinge a chiedere soccorso: forse anzi la morte gli sorride: piuttosto è il terrore che la sua lunga vita di lavoro, di onestà, di dolore e di amore vada dispersa invano. Egli ha una ricchezza da lasciare; non quella materiale con la quale può fare anche del bene postumo, ma la sua ricchezza interiore; e vuol lasciarla ai suoi legittimi eredi, che sono le persone più vicine al suo sangue non tanto per grado di parentela come per grado di affetto. Insomma, desidera che sua madre, signorina, e possibilmente anche lei vadano a raccogliere questa eredità. In parole più chiare, vuole infine che sua madre vada a rivederlo, ad assisterlo in questo suo transito verso l’eternità. Il resto lei lo sa, signorina, ed è inutile quindi continuare a parlarsi come personaggi da commedia.