Pagina:Deledda - La fuga in Egitto, 1926.djvu/170

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sta? Ad ogni modo egli richiuse subito gli occhi, e strinse il pugno con dentro quella perla di gioia.

Ornella si alzò prima di lui, all’alba. Egli la sentì muoversi con cautela per non svegliarlo, poi scendere silenziosa la scaletta, infilare le pianelle e uscire richiudendo la porta lievemente.

Questi modi lo rassicurarono: si alzò anche lui e quando aprì la finestra vide che ella dopo essersi lavata al pozzo, si asciugava coi lembi della sottana. Gli voltava le spalle, e le sue linee erano sempre quelle, forti, il dorso solcato e le braccia che vi si staccavano come rami potenti; ma quell’esuberanza quasi violenta di corpo umano non gli faceva più paura: era davanti a lui, in suo dominio: così l’albero selvaggio davanti al potatore.

Nel sentire la presenza di lui, ella infatti riprese da prima, per istinto, l’antico aspetto: finse di non vederlo; scopò intorno al pozzo e andò a guardare le galline; come se ancora si trovassero , nel luogo della colpa e della finzione; ma quando egli la chiamò dalla porta accorse, a testa bassa, umile e triste.