Pagina:Deledda - La fuga in Egitto, 1926.djvu/228

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vento l’accompagnano. Anche Ornella s’è fatta pallida e i suoi capelli umidi sembrano scuri. Per fortuna i contadini si prestano a tutto: riparato dal grande ombrello turchino di famiglia Proto va al paese a fare le spese e quando torna le sue scarpe sembrano due barche appena uscite dal mare in burrasca.

Una sera portò una bottiglietta bene avvolta nella carta bianca odorosa di farmacia e disse ingenuemente che era stato a consultare l’altro dottore del paese.

— Ho mio fratello Gesuino con la bronchite; mi ordini qualche cosa, gli faccio; e lui mi ha ordinato questa medicina: è buona per l’espettorazione; un cucchiaio ogni ora. Ecco.

Trasse la bottiglietta e la depose sul cassettone; poi domandò a Ornella un cucchiaio.

— Bravo, — disse il maestro. — E voi dite di non credere ai medici e alle medicine.

— Quello che viene qui fa morire la gente perchè non vuol dare medicine, — ribattè Proto per non contradirsi.

E costrinse il malato a prendere un cucchiaio della medicina, che d’altronde era l’innocente sciroppo per la tosse dei bambini.

Da quella sera cominciò il miglioramento.