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— Sentiamo allora cosa avresti intenzione di fare.
— Una cosa semplicissima: portare Ornella in una casa per gestanti, lontana di qui, e dove ho già impegnato un posto, e aspettare che nasca la creatura.
— E poi?
— E poi provvedere a loro: chi ha rotto paga.
— E così avrai due famiglie.
— E se occorre avrò due famiglie e lavorerò per tutte e due: non sarò il primo nè l’ultimo.
— Tua moglie sa di questa tua decisione?
— La saprà, forse, perchè indovina maledettamente anche le mie più nascoste intenzioni, ma come al solito tace e lascia fare a me, sicura in fondo che io non sono quel grande mascalzone che mi si crede. Solo mi ha parlato di lei, pregandomi di far di tutto perchè ritorni in famiglia; ed io ho promesso e spero di mantenere la promessa.
Il maestro non rispose subito: parve cercare ancora una volta la risoluzione migliore dell’avventura e ancora una volta non ne trovò che una.
— Io ritornerò al mio paese, dove sono già in trattative per il ricupero della casa. Ornella verrà con me e, se occorrerà, darò il mio nome a lei e alla creatura.
Antonio cominciò a ridere, ma subito si