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108 la via del male

ordine la sua camera, pestando i piedi nervosamente.

— Hai i diavoli in corpo, stamattina? — gridò zio Nicola dalla camera attigua.

Allora ella uscì nella scaletta e scese nel cortile. Il finestrino della porta di cucina era aperto, ma non si udiva alcun rumore. Che Pietro fosse uscito? L'idea che il giovine, per non subire lo sfratto minacciato da lei, se ne fosse già andato, le sollevò il cuore. Ma entrando in cucina, trovò Pietro addormentato in una posa insolita, seduto per terra e col capo appoggiato ad una sediolina. Egli doveva aver passato una notte insonne e tormentosa; non aveva neppure spiegato la stuoia, e al barlume livido che penetrava dal finestrino il suo viso appariva pallido come il viso di un malato.

— Egli non ha dormito, — pensò Maria; e suo malgrado, provò pietà di lui.

Le parole di Pietro le tornavano in mente. «Non sono un uomo come gli altri?... Perchè son povero?...

— Ecco, egli mi ha baciato qui, proprio qui, ella pensava. — Egli mi ha baciato perchè volevo fuggire... Che farà ora, svegliandosi e vedendomi?... S’egli balzasse su e m’afferrasse e mi baciasse ancora, come nel sogno?

Dispetto, umiliazione, pietà, desiderio di vendicarsi, desiderio di non provocare il servo, ed anche una certa soddisfazione d’amor proprio, le agitavano il cuore: guardava con disprezzo il viso pallido del dormente; ma, senza volerlo, i suoi