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86 la via del male

più o meno segreto. Ah, come ella era buona! Egli la guardò con riconoscenza, e bevette quasi con voluttà il vino offerto da lei.

— Le donne vanno a letto; tanto meglio, — riprese il padrone. — Di notte le donne non devono far altro che andare a letto; questa è la mia opinione. Noi, dunque, Pietro Benu, chiuderemo il portone e non apriremo neanche se viene il diavolo. Accenderemo un gran fuoco, metteremo accanto a noi una bottiglia di vino, e canteremo...

— Ma io non so cantare, — osservò Pietro. — Invitate qualche altro...

— Ma sei sordo? Non ascolti le parole che ti dico? — gridò allora zio Nicola, irritandosi. — Ti dico che gli amici miei sono il servo, il cane, il bastone! Sì, anche il bastone! Ecco però un amico che l’anno scorso non avevo! — concluse, rattristandosi e chinando il capo. Ma tosto lo sollevò, scosse il barbone. — Ebbene, se anche tu non vuoi restare, va’ pure! Canterò da solo!

— Resterò, resterò! — disse Pietro, ridendo.

Le donne infatti, dopo cena, si ritirarono. Pietro avrebbe voluto che Maria restasse; egli non osava guardarla, ma la sola presenza di lei gli dava un dolce piacere. Non era l’ebbrezza ch’egli provava allorchè, pur essendo lontano da lei, credeva di vedersela davanti viva e palpitante; ma ella era così bella, la sua voce così armoniosa, la sua persona emanava tale fluido di giovinezza e di piacere, che egli sentiva la sua presenza come in quella sera fredda sentiva il calore piacevole del fuoco.