Pagina:Deledda - La vigna sul mare, 1930.djvu/38

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la prima volta la sua visita lasciò un’atmosfera di angoscia nella quieta cucina ove si sentiva l’odore amarognolo del radicchio in bollore.

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E altri segni di croce la nonna si fece durante tutta la giornata, e il più grande, nella sera di maggio ancora azzurra di crepuscolo, quando chiuse la finestra dalla quale si vedeva, sul poggio nero, circondato da un’aureola di luce, il castello della nipote.

Poi andò a letto. I vecchi dormono poco, si sa: ed anche lei lo sapeva, ma nella sua rassegnata insonnia spesso pensava che forse questa specie di vigilia è un dono di Dio, ai credenti in lui, perché si preparino meglio alla festa della morte.

Stesa lunga e sola nel grande letto innocente, le sembrava tuttavia, quella notte di maggio, di essere anche lei su al castello, seduta alla mensa del principe; e il pranzo non era uggioso e grottesco come ad Alys sembrava. Era un pranzo provinciale, sì, ma cordiale ed anche allegro. E il principe era gentile con tutti. Seduto a tavola, sparite le corte gambe di Gianciotto, il suo busto forte e la grossa testa incoronata di riccioli ancora biondi, gli davano un aspetto di uomo possente. Aveva, sì, un viso squadrato e gla-