Pagina:Deledda - Le tentazioni.djvu/257

Da Wikisource.

nel regno della pietra 251


vedi, stiamo così che non abbiamo bisogno di venderli magri. Li venderò Tanno venturo, e mille scudi non mancheranno. Capisci, figlia di Dio, mille scudi! Ora fa quello che vuoi, ma quel pezzente è un’immondezza. Io ho parlato. Io sono prudente.

Aveva parlato: tornò a chiudersi nel suo silenzio, col viso fermo come una sfinge.

— Bah, questa predica! Voi siete matto a pensare certe cose! — disse rossa e risentita la figliuola. E si mise ritta, superba, sull’apertura della capanna, scrutando l’immensa notte serena.



Tre mesi dopo ella sposò Boele, che dalle carte, nonostante la sua aria giovanissima, risultò dell’età di trentasei anni.

Zio Sidru era prudente, dunque, e non s’oppose, e non disse nulla, cupo, taciturno. Lo sposo non aveva che una camicia, una misera veste e un fucile.

Salirono sull’ovile a far il pranzo di nozze. Era sul finire della primavera: il regno della