Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/221

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promessa. Ma quando la voce tacque l’incanto svanì; la gente cominciò ad andarsene, ella ricordò lo scopo che l’aveva spinta ad uscire di casa e decise di non rientrare senza aver avuto qualche notizia. Lasciò che la chiesa si sfollasse: stanca, piegata di tristezza come davanti al suo focolare, le pareva che tutto intorno a lei si smorzasse; l’aria stessa si tingeva di grigio, tutto diventava freddo. Solo qualche vecchio contadino s’indugiava nelle panche degli uomini; ed ella s’alzò e guardò meglio. Sì, il padre di Simone era là, vestito decentemente, ma come un uomo in lutto; i lunghi capelli grigi gli spiovevano di qua e di là del viso scarno scavato dal dolore e dalla malattia; la corta barba candida contrastava col colore bruciato della pelle. Rassomigliava al padre del Figliuolo prodigo come il predicatore l’aveva descritto.

Marianna si rimise in ginocchio sul gradino dell’altare e aspettò che egli si alzasse; poi lo seguì, piano, con passo lieve, paurosa che anche lui le si dileguasse davanti.

Egli invece camminava lento, triste, guar-