Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/224

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amore, e solo, in quel momento, si vergognava della gioia che invano tentava di reprimere in fondo al cuore pensando che se la madre era gravemente malata, Simone sarebbe tornato a visitarla....

Sollevò il viso, e rispose al saluto delle donne accostandosi di più al vecchio; le pareva di sorreggerlo, di averlo trovato steso per terra abbattuto da un male grave e di ricondurlo cristianamente alla sua casa. Ma a misura che s’avvicinavano al portone, egli affrettava il passo, col viso di nuovo livido e chiuso. Spinse col bastone il battente corroso e non la invitò ad entrare. Ella tuttavia si ostinava a pensare: — Bisogna che entri: forse porterò un po’ di luce in questo luogo da tanto tempo oscuro, — e lo seguì attraverso il cortiletto deserto e su per la scaletta esterna che conduceva al piano di sopra. Sul ballatoio, entro un vaso di sughero legato con un giunco, tremolava un fiorellino azzurro: e le parve la salutasse. D’improvviso il vecchio, che saliva silenzioso appoggiando il bastone ad ogni scalino, chiamò una delle figliuole. La sua voce aspra tradiva