Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/247

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— Lasciami finire. Egli sperava di giorno in giorno di venire da te, e per mandarti i suoi saluti non si fidava neppure delle sorelle. Allora, essendo arrivala questa buona occasione di venire io per il processo, si stabilì che i saluti te li avrei portati io.

— Grazie: per questo solo ti sei disturbato? Ma qui.... ma qui.... — ella riprese; e non terminò perchè Costantino disse abbassando la voce:

— Anche la tua tanca è circondata di spie.

Marianna trasalì e guardò suo padre; poi ricominciò a sorridere con sarcasmo.

— Padre, qui bisogna far vedere che siamo anche noi gente di coraggio: ebbene, andate subito a vedere dove sono nascoste le spie: andate, su, e dite loro che perdono il loro tempo invano.

Il padre guardava, e gli pareva che un principio di pazzia la agitasse: non riusciva a capir bene, ma aveva l’impressione ch’ella lo mandasse fuori per poter meglio parlare con Costantino; e senza aprire bocca si alzò e uscì, mentre il bandito lo seguiva