Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/311

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peso del suo dolore non si sarebbe alleviato d’un grammo.

Allora si avvicinò e gli toccò la spalla come aveva fatto suo padre con lei. Egli volse gli occhi e la guardò, senza parlare; le sue pupille si dilatavano, fissando quelle di lei; pareva che d’un tratto intendesse tutta la gravità del male fatto e ne provasse terrore.

— Sebastiano, — ella disse piangendo, — è la seconda volta che ti prego di andartene. Vattene: intendi? E non rimettere più piede in casa mia....

Egli si alzò, riprese il suo fucile e uscì; ma arrivato presso la fontana nel punto dov’era caduto Simone non potè andare oltre. Sedette, e ricominciò ad aspettare.

Di là vide zio Berte montare a cavallo e avviarsi verso Nuoro: tutto intorno nella tanca era quieto; l’armento pascolava, le vacche grige immobili fra l’erba, sullo sfondo azzurro fra un sovero e l’altro, sembravano di roccia: i fischi delle gazze che imitavano quelli dei merli correvano come fili d’argento nel silenzio del bosco, e il fumo saliva dritto dalla casa colonica span-