Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/317

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veva sentire il passo di lei sulla terra, ed aspettarla al limite dove comincia la libertà vera.

Nella cucina, intanto, il servo e il padrone preparavano da cenare: anche nelle case ove passa la morte, i vivi devono nutrirsi, e poi il prete era giovane, aveva viaggiato e bisognava onorarlo come un ospite straordinario che era. Dunque zio Berte stava chino a soffiare sul fuoco tirandosi ogni tanto in su la berretta sui radi capelli, e il servo, come quella prima sera che Simone era stato alla casa colonica, preparava l’arrosto, con le mani insanguinate.

Il suo viso rimaneva fermo, impassibile. E anche quello del padrone si andava a poco a poco rischiarando: dopo tutto, Dio vede quello che fa, e le sue vie sono imperscrutabili; e l’uomo che ha inventato il proverbio «non tutto il male viene per nuocere» era uno che, certo, come tutti quelli che hanno inventato proverbi, aveva molta esperienza della vita.

Con un dito fece segno al servo di avvicinarsi, e accennando col capo alla finestra, verso il bosco, disse sottovoce: