Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/63

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cio male a essere qui.... ma non ho potuto non venire; sono come stregato, Marianna, il Signore mi aiuti. Credi tu che non abbia tentato di allontanarmi, la prima sera, la seconda sera, e tutti i giorni, e oggi quando ti ho detto addio? Ho tentato, ma inutilmente. Le prime notti giravo intorno alla tua tanca come ci fosse un muro alto ed io non ne trovassi il varco: mi sono più volte avvicinato fino qui, e sentivo come il tuo alito e mi bastava. Hai veduto come i cani non si sono neppure mossi? Perchè mi conoscono e sanno che ti voglio bene, Marianna. Ma tu taci, Marianna, e fai bene. Che cosa hai da dirmi? Nulla: ed io sono qui, tuo servo, e tu non devi temere più di nulla. Più di nulla, Marianna! Le cose tue saranno custodite da me come dalla giustizia stessa. Non temere di nulla. Se tuo padre venisse qui e mi sorprendesse, io mi lascerei uccidere da lui, lascerei cadere tutto il mio sangue sul tuo grembo senza un lamento. Ma cosa fai adesso, Marianna? Tu piangi? tu piangi? Una donna che vuol bene a me non deve piangere.