Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/65

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E sebbene i loro volti si sfiorassero non la baciò; tornò a piegarsi, le si accostò ancora di più, fino a stringerle i piedi fra le ginocchia, e per un poco stette a guardarla ansimando.

— Eppure, ascoltami, — riprese dopo un momento. — Ho la speranza che sarò io a metterti l’anello di sposa nel dito. Se tu mi aspetterai sarò io il tuo sposo, Marianna Sirca, ricordatelo. Per questo, vedi, ho fatto voto di non baciarti neppure, perchè ti rispetto come la donna che dovrà venire a me vergine e pura. Promettimi che mi aspetterai; ma prima bada a quello che prometti, Marianna!

— Quello che io prometto mantengo, — disse lei, di nuovo quieta e grave. — Tu non mi conosci ancora, Simone!

— Io ti conosco, donna! — egli protestò. — Ti conosco da molto, da appena ho messo piede in casa tua. Mi credevi un ragazzo, tu? Ero come vecchio di cento anni e leggevo nell’anima della gente attraverso gli occhi. Tu, vedi, mi facevi pietà e rabbia; ti odiavo ma ti conoscevo; tu eri quello che ero io, una serva e null’altro. Anche