Pagina:Deledda - Nel deserto, Milano, 1911.djvu/257

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come ha amato me nei primi tempi! L’amore rende buoni, Lia!

— È vero! — ella disse fervidamente.

— Nei primi tempi! — egli riprese con rancore, buttando con dispetto la lettera sul tavolino e poi riprendendola. — Ma poi!... Poi diventò cattiva perchè non mi amava più, anzi appunto perchè non mi amava più. Si stancò presto di me.... come di un amante... perchè le diedi tutto in una volta! Ma in fondo essa è un tipo passionale e impulsivo: ha bisogno di amare, e quando non lo può si irrita. Essere amata non le importa altrettanto; è sicura di sè. Ma per lei è più interessante uno sconosciuto, al quale ella possa tendere i suoi desideri, che un uomo innamorato di lei ma del quale ella conosca tutto. Il suo amore per me, quando ci siamo incontrati, era soltanto sensuale: ma io tentavo di elevarla, e sulle prime ella mi assecondava, era buona, docile, riconoscente. Ma poi.... poi.... Oh, non voglio più ricordare! Basta, basta! — egli disse, ripreso dall’angoscia dei ricordi, battendosi la palma della mano sulla fronte. — E adesso? L’uomo che ha scelto è degno di lei.... Di quello non si stancherà.... forse!

— L’ha veduta? — domandò Lia esitando.

— Sì, abbiamo avuto un colloquio presso il suo avvocato: tutto è stato definito.

— Non è possibile riconciliarsi?

— Per carità, non insista! È inutile parlarne....