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l’alveare s’intende, risero tanto che Ardo si credé salvo.

Accesero il fuoco, cenarono, bevettero fin troppo, parlando sempre di Ardo, a cui diedero da mangiare.

Il piccolo cominciava a rimettersi, ma qual non fu il suo spavento quando Gianmaria si levò e ribattendogli la spalla gli disse col tono più serio del mondo: — piccolo diavolo, mi hai troppo spaventato, mi hai inflitto una grande umiliazione perché io possa perdonarti... Scegli la tua morte: o sepolto vivo o pugnalato...

Ardo mandò un urlo e si gettò ai piedi del bandito, ma per quanto pregasse e piangesse, Gianmaria si mostrò inflessibile.

— Gianmaria, — disse alfine Ardo, come colpito da una improvvisa e salvatrice idea, — e se vi dessi cinquemila lire mi lasciereste vivo?...

— Cinquemila lire? Davvero che le vali, piccolo diavolo, e... a quel prezzo potrei perdonarti. Mostrale un po’...

Allora Ardo cavò dal taschino del suo frack un magnifico anello d’oro col diamante: l’anello di donna Antonina; e lo fece scintillare avanti agli occhi dei banditi.

Il patto fu concluso: l’anello passò nelle ta-