Pagina:Dell'Oreficeria rispetto alla legislazione.pdf/44

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egregio economista, poichè il pubblico invece di riposare sulla cooperazione del governo, per preservarsi dalla frode, e di concedere al marchio un’imprudente confidenza, saprebbe che per lui la miglior guarentigia è averla a fare con mercanti onesti. Farebbe per le opere d’oro e d’argento quello che fanno pei diamanti le persone prudenti, cioè ne comprerebbero da coloro che godono fiducia dall’universale. In Francia, egli continua, questa semplicissima risoluzione non ha molta propabilità che sia molto presto adottata, perocchè quivi la pubblica amministrazione non rinunzierà agevolmente ad un’entrata netta di quasi un milione che ricava ogni anno dagli uffici di guarentigia, ossia due milioni di entrata lorda. Per tanto continuerà ancora lungamente a fare come in passato, opponendo alle critiche del sistema di guarentigia i proventi del fisco, e alle critiche del sistema fiscale la necessità della pubblica guarentigia.

I governi nello immischiarsi nell’andamento delle arti e delle industrie pretesero un proposito assurdo, perchè essi non veggendo tutte le parti dello scibile senza certi adombramenti che emanano dalla timida potenza, delegarono uomini troppo rigidi conservatori, i quali studiandosi di comparire quasi la scaturigine universale di tutti i beni, sotto l’aspetto di proteggere, aggravarono le arti e le facoltà e compressero il genio libero de’ loro cultori. Colle leggi e le discipline e le frastagliate formole cancelleresche modellarono la pubblica amministrazione circondata da una miriade d’impiegati, oggetto di pubblico lamento,