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Terza. 241

chè possa esser data esecuzione all’azione del galoppo nella figura, e sulla mano divisata.

Queste sono tutte le chiamate che possono richiedere le mutazioni sì volontarie che obligate di tutte le figure che possono essere eseguite dalle azioni che può fare il Cavallo; chiamate che non ammettano altra variazione, che quella che porta seco quella maggiore o minor forza della resistenza della mano, che richiede la maggiore o minore abilità e disposizione della costruzione della macchina; poichè a questa deve essere adattata e proporzionata, e però nelle scuole è chiamata temperamento di mano.

Può ridursi la figura del quadrato ottangolare sopraddetto in quattro più piccoli come lo divisano le due linee incrociate che tagliano il centro, con solo tagliar gli angoli dei quattro quadrati ch’esse formano per rendergli ottangolari, con una curva ovale sprolungata proporzionata alla minor grandezza loro, simile a quella che tagliano gli angoli del quadrato grande.

Intorno alle medesime linee che dividono, tagliando il centro, il medesimo quadrato può formarsi la figura della biscia sopraddetta, e su queste pure possono essere eseguite quante mutazioni si vuole da una mano all’altra, sì di passo, che di trotto, e di galoppo, tanto in linea retta che laterale; la corvetta, la mezz’aria, il salto del montone, e la capriola.


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