Pagina:Dell'obbedienza del cavallo.pdf/312

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284 Parte


Devono essere le prime cinque situate all’altezza dell’uomo a Cavallo; l’azione del Cavaliere dev’essere continuata di seguita dal principio fino all’ultimo, senza intermittenza, ed eseguita di galoppo, quando si trova in lontananza del bersaglio, e di fuga da che si mette in stato di andarli incontro; e però egli deve dar principio all’azione sua con una mezza volta di galoppo sulla mano destra, ed addirizzato in faccia al bersaglio della lancia, deve mettere in libertà il Cavallo con la precisone descritta di sopra, e nell’istesso tempo fare l’aria della medesima, ed investitolo con l’arresto necessario dar termine alla scappata, e senza fermarli deve ripigliare il galoppo in volta sulla mano destra, e giunto in vicinanza del garzone che sta in attenzione della lancia, con disinvoltura scagliargliela immediatamente, e dar di piglio al dardo nel modo divisato sopra, e seguitando a galoppare andar formando una mezza volta sprolungata per non essere obbligato a cambiar mano, finchè non giunge a rientrare nella pista istessa che servì alla scappata della lancia, ed arrivato così all’opportuna distanza dalla testa del dardo abbandonar il galoppo per andare ad investirla di fuga, e immediatamente ciò fatto cambiar mano per ripigliarlo sulla mano manca, e nell’istesso tempo dar di mano alla pistola, e nel formare la mezza volta fino alla linea di mezzo del quadrato con tutto il suo comodo, e con la


solita