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170 ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA

cunia1. Acquistata siffattamente non dispregevol quantità di armati allestivasi ad affrontare il nemico. Spedisce dunque Marcello con milizie in Bitinia ad arrestare Sereniano ed i cavalieri imperiali condotti seco, sperando abbatterli. Ma queglino ritirandosi, fuggendo, in Cizico, Marcello con battaglia navale e colla terrestre soldatesca riportatane vittoria conquistò la città2, donde partito giunse ad arrestare ed uccidere Sereniano campato in Lidia.

Procopio, elevatosi a grandi speranze pel felicissimo avvenimento e per la vittoria, accumulava a poco a poco truppe, e già da molti lo si contava tale cresciuto in forze da poter venire alle armi coll’imperatore, tanto le Romane legioni quanto le milizie de’ barbari correndo sotto le sue bandiere. Oltre di che lo splendore della parentela coll’imperatore Giuliano e lo averlo accompagnato in tutte le guerre da lui sostenute era di molto eccitamento a seguirne le parti. Mandata in oltre ambasceria al principe degli Sciti di là dall’Istro, aveane a confederati di guerra diecimila robusti combattenti, ed altre barbariche nazioni addimandavangli elleno pure di partecipare l’impresa. Escogitando poi che non converrebbegli portar le armi ad un tempo

  1. Imperciocchè, varie turme di soldatesca passando, altrove dirette, per la Tracia, con lusinghe e liberalmente accoltevi giurarono sotto imprecazioni orrende fedeltà a Procopio. T. S.
  2. Questa città fu presa mediante uno stratagemma del tribuno Alisone. Marcellino, lib. cit.