Pagina:Della Nuova Istoria.djvu/357

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considerazioni che richiamino il suo sdegno a più cristiana moderazione.

L’apostasia di Giuliano riceve senza dubbio un particolare carattere d’odievolezza da quello splendore di verità che è proprio della religione ch’egli ha abbandonata, ed in tal caso ogni umano ragionamento confondesi nella sublimità della causa. Ma l’osservatore imparziale che vorrà giudicare di quest’azione in sè medesima considerata, mentre egli avrà a deplorare la miserabile cecità del traviato, tanto più vedrassi indotto a riputarla innocente rispetto alla morale, quanto che la stessa Chiesa cristiana se forzar non deve a suo favore, può vedere almeno con compiacenza ricoverar sotto il vessillo della fede i fuggitivi delle altre religioni. Sciagurato, si certo, appelleremo colui che nell’errore vede un tesoro di scienza e di verità, ma se per innocente abbaglio della sua mente, e per intima convinzione dell’animo suo, spera ivi trovar la salute dove altri non dubita della dannazione, in qual guisa il chiameremo colpevole? Egli è vero che il più degli uomini avendo in materie religiose più un convincimento d’abitudine che d’intelletto, noi possiamo non a torto ritenere che l’alto violento di svellere le affezioni, che quasi seconda natura con noi crebbero, proceda assai spesso da motivi di privato interesse e di mondana ambizione, e che colui il quale disconosce in maturità i principi di quella fede che la passata sua vita devono aver guidato, palesa abbastanza eh ’essi non mai guidaronla, e ch’egli sarà per essere tanto vacillante novizio quanto fu falso e sleal veterano. Ma siffatte cagioni che possono in ap-