Pagina:Della Nuova Istoria.djvu/36

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24 ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA

droni di rimenarli seco, navigano lungo il Fasi dove raccontano sorgere il tempio intitolato a Diana Fasiana e la reggia di Eeta; indarno accintisi ad occupare il primo, corrono direttamente a Pitiunte.

Vinto il castello e discacciatene le guardie procedon oltre. Favoriti da propizia stagione, tutta quasi la state, e ricchi di navi e mancipj periti nel trattare il remo, batton la via di Trapezonte, grande e popolata città, la quale a rinforzo del consueto presidio ricevuto avea altri dieci mila guerrieri, ed avvegnachè cingesserne d’assedio il doppio muro, e’ neppure in sogno speravanne la dedizione; viste impertanto quelle truppe amanti della infingardaggine ed ubbriachezza, nè più sollecite a difenderlo, immerse ognora nelle gozzoviglie e beverie, accostanvi dalla parte accessibile di già preparati alberi, e con tal mezzo nelle ore notturne pian piano superatolo conquistano la città. Molti del presidio allora spaventati dalla improvvisa comparsa là entro del nemico metton lor vita in salvo fuggendo per altre porte, ed il resto cade vittima del ferro. I barbari venuti al possesso dì Trapezunte raccolgonvi immense ricchezze e molti prigioni, tutti confinanti essendovisi ricoverati come luogo munito. Distrutti finalmente i templi, gli edifìci e quanto aveavi dì elegante e sontuoso, travagliata inoltre con iscorrerie nel suo interno tutta la contrada, tornano, sopra copiosissimo naviglio alle abbandonate loro sedi.

I popoli di permanenza alle costoro frontiere, vedutone l’opulento bottino condotto in patria, ed incitati dalla cupidigia di fare altrettanto, posti eransi a fab-