Pagina:Della Nuova Istoria.djvu/476

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nei/ue omnium maxima t/naevis largì tus est (a). Queste espressioni sembrano avere un senso indeterminato. Annoiano il commenda per una lodevole liberalità (b).

(63) Julianus ambitioso diademate utebatur lapidala fulgore distincto. Amm., lib. ai. Lo Spartendo ne’ Cesari pr. pag. 71, riporla la medaglia di Giuliano col diadema gemmalo. Costantino fu il primo fra gl’imperatori a distinguersi per le corone, le armille e l’asiatico lusso.

(6/|) Almo., lib. 22, cap. 7; Jul. Epist. n. 23. /termogeni ex praefeclo /Egypti: poichè s’alzano, die’ egli, contro i satelliti di Costan-o molti accusatori, noi abbiamo ilato loro un Tribunale. E ipiesta una prova che Giuliano consentiva ad un esame, che la sua umanità e la sua politica avrebbero voluto risparmiare, più per liberarsi dall’altrui importunità, che per farsi strada alla sua privala vendetta.

(65) Così appellansi le spie imperiali, onorevole nome che porge un’immagine della volpina ipocrisia della corte. Questi curiosi fanno tornare alla mente l’idea dei raccordanti degli Inquisitori di Stalo e del Senato veneziano. Un delatore imperiale, significa quel titolo, non andava già a caccia della colpa, non inquiriva turbando la pace de’ cittadini; era un innocente indagatore, un semplice curioso. Il raccordante veneziano altro non faceva che desiar il sopito pensiero del suo Signore,, nel quale, come in quello del Giove Omerico =1 Ciò ch’è, che fu, che Jia, tutto è presente = nè d’altro può aver d’uopo che d’essere opportunamente sveglialo. Forse per l’antica relazione tra i due popoli, i curiosi di Costantinopoli vennero a mutarsi nei raccordanti di Venezia.

(66) Alle colende di Gennaio Giuliano recossi a piedi insieme cogli altri della corte a fare omaggio ai consoli lievito

(«) Pag. tao.

(b) Lib. a5, cap. 5.