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68 ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA

solvè navigare alla volta d’Africa coll’intendimento di punirvi gli autori della sedizione. Ora sacrificatosi dagli aruspici e detto non essere propizie le vittime, egli paventando mettersi in mare tanto perchè le viscere presentato non aveano fausti indizj, quanto per lo timore di essere contrariato da Alessandro, il quale copriva in quella regione la prefettura del pretorio, si rivolse a costui, onde liberare da ogni sospetto il suo valico dall’Italia in Africa, addimandandogli per istatico il figlio. Questi essendo giovincello e di bellissimo sembiante, il genitore insospettitosi avervi nella dimanda inganno, ed in cambio si volesse perfidamente abusarne, ricusa di consentire all’inchiesta mandatagli sotto il prefato titolo. Avendo poscia Massenzio spedito altri coll’ordine di morirlo frodolentemente, e conosciutasi per rivelazione la scelleraggine, le truppe giudicandolo idoneo motivo di ribellarsi vestono della porpora Alessandro, originario della Frigia, debole, timoroso, pigro ad ogni fatica, ed anche maturo d’anni.

Un incendio a que’ dì surto in Roma, nè giunti a scoprire se derivante dall’aere o dalla terra, mandò a fuoco e fiamma il tempio della Fortuna. Accorsivi tutti ad estinguerlo un soldato proferito avendo ingiuriose parole contro al Nume fu dalla plebe, spinta da religioso zelo, assalito ed ucciso. Destatasi pertanto una militare sedizione, poco mancò di vedere la città dalle truppe ridotta allo sterminio, se Massenzio riuscito non fosse a mitigarne il furore.

Questi di poi rintracciava occasioni di muover guerra a Costantino, simulatamente incolpandolo della