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Pagina:Della compilazione d'un codice.djvu/60

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2.° Quel concorrente che avrà meglio adempite le indicate condizioni, sarà incoraggito a continuare il suo lavoro con obbligo di somministrargli tutte le notizie da lui domandate, senza però escludere gli altri concorrenti.

3.° Tutti questi saggi di concorsi saranno stampati a spese del pubblico.

4.° Sarebbe desiderabile che il corpo intiero del diritto non riconoscesse che un solo e medesimo autore; questa condizione non è però assoluta; è bastevole stabilire che ogni codice particolare (penale, civile, commerciale, militare, ec.) debba esser l’opera d’un solo.

5.° Niuna retribuzione per questo lavoro: ciò non ostante si useranno incoraggiamenti verso i concorrenti.

б.° Niuna esclusione di stranieri; ed anzi a parità di merito, per quanto può giudicarsene, uno straniero dovrà ottener preferenza.

Non obliamo la questione. Non trattasi di promulgare un codice; ma di sottoporre un progetto di codice ad una commissione di dotti o piuttosto ad un consiglio, ad una assemblea legislativa. Questo progetto di codice stampato, pubblicato, distribuito largamente, sarà sottoposto al giudizio della pubblica opinione, ed alla censura di tutti i concorrenti, che l’esamineranno con la severità propria d’emuli succumbenti. Solo dopo questa prova sarà sottoposto al giudizio finale del corpo legislativo, e riceverà la sovrana sanzione.

Ritorno alle diverse condizioni da me enunciate.

La prima consiste nel libero concorso. Non insisterò sopra un argomento usitatissimo in economia politica. Se ogni privilegio è pernicioso al perfezionamento