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DELLE DONNE 199

minile elettorato, non sembra al Sybel la più sicura nella scienza, né la più giovevole nella pratica1.

Il barone di Holtzendorff, autore di molte importanti pubblicazioni in quasi ogni ramo delle scienze sociali e giuridiche, aggiunse un nuovo titolo alla sua fama col citato lavoro intorno al miglioramento della condizione sociale delle donne. Egli ha considerato la quistione sotto tutti i suoi aspetti, e nel mentre le sue conchiusioni debbono esser di non poca soddisfazione ai partigiani del bel sesso, esse non possono parere arrischiate a nessuno assennato conservatore. In pari tempo gli elevati principii da cui egli si diparte, e la saldezza e il nesso dei suoi ragionamenti lo assicurano contro la taccia di eclettico.

Per Holtzendorff la quistione femminile non può esistere come quistione intorno alla possibilità di un indirizzo affatto nuovo della educazione e della attività sociale delle donne. Checché si faccia, non sarà mai possibile, egli dice2, che fra le donne e gli uomini non abbiano ad intercedere altre differenze fuorché corporali e fisiche. La missione principale della donna è la famiglia, e questo principio deve servir di norma per l'educazione e per la condizione sociale anche delle donne che non si sono ancora dedicate alle cure famigliari, o che hanno cessato di esserlo3. Nella famiglia il carattere femminile svolge tutte le sue particolarità, ed ingegnosamente egli osserva che donne e uomini, aventi per avventura le medesime occupazioni, le stesse ambizioni, finché vivano le une accanto agli altri senza nessun legame di famiglia, non tarderebbero ad assumere un ben differente atteggiamento intellettuale e morale le une di fronte agli altri, non appena si unissero in matrimonio4. La quistione femminile, egli dice assai profondamente, non può che essere fraintesa, e dare

  1. Ib., p. 73.
  2. Op. cit., p. 5.
  3. Ib., p. 8.
  4. Ib., p. 7