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198 DELLA CONDIZIONE GIURIDICA

istitutrici il preparare le giovinette all'ufficio di donne di casa1. D'altra parte, all’uscire dai ginnasi femminili quelle giovani che reputano conveniente prepararsi a professioni confacenti al loro sesso, dovrebbero trovare scuole ed istituti appropriati a loro, e corrispondenti alle scuole di scienze naturali, di medicina, di commercio e d'industria, che già esistono pei giovani, ma che finora mancano per le donne in ogni paese, ad eccezione delle sole scuole normali per le maestre2. Il Sybel non è meno contrario alla promiscua ammissione delle studentesse e degli studenti alle lezioni universitarie, di quello che lo sia all'insegnamento elementare promiscuo dei fanciulli e delle fanciulle secondo l'uso americano3. Se, egli dice, un insegnamento deve essere buono, il suo intendimento deve essere ben determinato, e a questo speciale intendimento deve anche corrispondere un pubblico speciale. Di guisa che, se le lezioni universitarie odierne sono confacenti ai giovani, per questo solo motivo non possono esserlo del pari per le giovani, come nell'opposta ipotesi l'opposto si dovrebbe dire4.

Quanto favorevole all'allargamento della istruzione e delle professioni femminili, altrettanto è il Sybel contrario al diritto politico delle donne. La donna maritata, egli dice, forma una cosa sola col marito, e questa unità deve specialmente apparire nelle attinenze della famiglia col mondo esteriore, di cui fa parte appunto la vita politica. Ma anche le non maritate non sembrano al Sybel troppo idonee alle politiche funzioni, a cagione dell'indirizzo adatto differente della educazione e della attività del massimo numero delle donne. A meno che, egli dice, il diritto politico si consideri come un diritto naturale, acquisito pel solo fatto della nascita ad ogni essere umano, la quale opinione, favorevolissima al certo alla pretesa del fem-

  1. Ib., p. 76-77.
  2. Ib., p. 79.
  3. Ib., p. 78-79.
  4. Ib.