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64 DELLA CONDIZIONE GIURIDICA

Boileau nella sua nota satira sulle donne, getta egli pure il ridicolo sulle donne dotte, e traccia il quadro di tutti i cattivi tipi femminili senza contrapporvene di migliori ne come realtà, ne come desiderio. Singolar cosa che questi due grandi scrittori non abbiano riflettuto che screditando le Prèciuses col negare a dirittura alle donne il diritto di essere e di parer dotte, essi cadevano in una opposta esagerazione, ingiusta in pari tempo e contraria alla civiltà dei loro tempi. Erano essi pure compatrioti di non poche donne eminenti davvero nella francese letteratura, e fra le altre della celebre madama di Sevigné! Ma il Molière e il Boileau, oltre che combattere le esagerazioni, davano sfogo altresì con tale apostolato, alla naturale gelosia del sesso maschile rispetto alla rivalità del sesso debole in campi in cui il primo aveva fino allora quasi esclusivamente regnato1. Gelosia non nuova, perchè già se ne era fatto interprete Giovenale, e perdonabile pur troppo fintantoché il diritto delle donne di adoperare lo ingegno al pari degli uomini non fu

    celebre Anna Dacier. — Le opinioni del Menagio intorno al valore delle donne sono bene espresse nei seguenti versi:

    Non restate però, Donne, a cui giova
    Il ben oprar, di seguir vostra via:
    Nè da vostra alta impresa vi rimuova
    Tema, che degno onor non vi si dia.
    Non mendicar dagli scrittori aiuto,
    Ai quali astio et invidia il cor si rode:
    Che 'l ben che ne pon dir, spesso è taciuto,
    E 'l mal, quanto ne san, per tutto s'ode.
    Et oltre a questi, et altri ch’oggi avete,
    Che v'anno dato gloria, e ve la danno,
    Voi per voi stesse darvela potrete.

  1. Non a torto scrive Fourier: «Aucune nation n'a plus diffamé, sur la scène, les femmes qui ont le got de l'étudo. Est-ce connaitre la nature? Les femmes ne seraient elles pas déstinées à ètre, dans la littérature et les arts, ce qu'elles ont été sur les trònes, où on a toujours vu, depuis Sémiramis jusqu'à Catherine, sept grandes reines pour une médiocre, tandis qu'on voit constamment sept rois mediocres pour un grand roi?» Théorie de l'unité universelle (ap. E. De Girardin, nella Liberté dans le mariage, p. 117).