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DELLE DONNE 87

anche perchè ne tennero conto tutti gli scrittori posteriori, sia per confermarle, sia per combatterle1.

Vi ha nel Comte la stessa esitanza e incertezza di principii, come nel Proudhon, circa la dignità naturale e civile del sesso femminile, ma in sostanza egli si dimostra poco favorevole a quest'ultimo. Invero egli chiama bensì le donne vere sacerdotesse domestiche dell'umanità, destinate a correggere cogli affetti la forza2, ma in pari tempo afferma la superiorità del sesso maschile rispetto al carattere3, senza però determinare questo concetto, e senza indagare se per avventura la corrispondente inferiorità del sesso femminile sia compensata da pregi suoi propri di altra natura. Egli mette in rilievo ed onore la missione domestica delle donne4, ma non si dà nessuna briga di investigare se altri servizi alla società esse possano rendere, compatibili con quelli, almeno nei casi in cui a cure domestiche esse non possano o non vogliano dedicarsi. Che anzi egli afferma recisamente che le donne si devono astenere da ogni concorrenza cogli uomini nella sociale attività, senza far nessuna riserva, nemmeno rispetto alle professioni intellettuali, che nessuno scrittore e nessuna legge ha finora osato di interdir loro apertamente. E neppure sembra che gli stia a cuore di assicurare alla donna nella cerchia delle domestiche faccende, il compenso di una certa dignità di fronte al marito ed ai figli, e la stessa compiacenza del maritale affetto. Imperocché non si perita di dire che legge naturale della specie umana è il sostentamento della donna per opera del-

  1. Il Proudhon nella Pornocratie (pag. 11), rammenta il Comte in questi termini: j'ai dit, après Aug. Comte et mieux que lui, que la femme, incarnation de l'idéal, semble d'une nature supérieure à l'homme, qui n'a guère pour lui que la force; que s'il procure l'utilité, elle seule donne la félicité, que pour cette raison elle devrait étre, autant que possible, affranchie de toute œuvre utilitaire, surtout du travail rude et répugnant.
  2. Politique positive, vol. IV, p. 69.
  3. Catechisme positif, p. 277.
  4. Politique positive, vol. I, p. 244, 245.