Pagina:Della educazione letteraria della donna.djvu/33

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dire che non sieno di continuo esercitate in quei lavori che si addicon solo alla donna; v’ha tempo a tutto sol che si voglia, e non è certo a futura pompa di dottrina che le fanciulle s’hanno a dare agli studi: se v’ha tra esse alcuna che per potenza d’ingegno e di cuore prometta di onorare e giovare un giorno le nostre lettere e la nostra patria, e questa sarà gran ventura; ma il precipuo fine della letteraria educazione per tutte si è ch’esse educhinsi per poi meglio educare. Può dar bei frutti la buona pianta quantunque cresciuta in luogo inculto; ma li dà più saporosi e più belli, ove sia cresciuta in ben coltivato e ben guardato terreno. Solo amore adunque della nostra patria comune ha mosso le mie parole, ed io ho parlato come se tutte le donne d’Italia fossero qui ad ascoltarmi. Questo è certo che io ho parlato quasi ad una piccola assemblea in cui sieno rappresentate tutte le fanciulle italiane; perchè, se io mal non mi appongo, non è provincia italiana che non abbia in questo collegio qualche fanciulla: sì che guardando in voi, o giovinette, è una gran dolcezza il pensare che voi potete parere in qualche guisa il simbolo della futura concordia di nostra nazione!

Un geloso mandato da adempiere voi pertanto avete, gentili fanciulle: e, se io bene argomento dai primi segni che mi avete dato in questi pochi giorni che