Pagina:Della fortuna di Dante nel secolo XVI Barbi, 1890.djvu/52

Da Wikisource.

— 38 cercava mostrare, contro il dialogo del Varchi, le imperfezioni della Commedia. Chi fosse lo scrittore cui piacque nascondersi sotto quel pseudonimo, non sappiamo sicuramente. Si son fatte in vari tempi varie congetture per iscoprirlo; ma nessuna regge a un oculato esame. Suppose primo il Fontanini che questo Discorso non fosse composto in Italia, ma in Basilea, perché Fautore scrive nel principio di esso, che, trattandosi di stampare la risposta del Castelvetro oWErcolano del Varchi, egli fu ricercato di leggerlo e dirne il suo giudizio, il che in parte fece con questo Discorso. Or la Correzione del Castelvetro fu fatta stampare appunto in Basilea nel 1572 dal fratello Giammaria, il quale con sua lettera data da Vienna il 15 gennaio di quell’anno la dedicò ad Alfonso II, duca di Ferrara. Da ciò fu il Fontanini tratto a credere che Ortensio Laudi, solito a mascherarsi in quasi tutte le sue opere sotto finti nomi e sempre errante in varie parti e celebre per i suoi Paradossi e per la Sferza degli scrittori antichi e moderni, fosse il vero autore del Discorso (}). Ma delle prove e congetture, che il Fontanini adduceva a sostegno della sua ipotesi, mostrò l’incertezza e la vanità Apostolo Zeno (^j; il quale con più verosimili ragioni cercò di provare, che sotto il nome di Castravilla non altri si nascondesse che Bellisario Bulgarini senese, accanito sostenitore del Discorso con(V Biblioteca dell’eloquenza italiana; Venezia, Pasquali, 1753; I, 340 sgg. (») Ivi, I, 341 sgg.