Pagina:Della fortuna di Dante nel secolo XVI Barbi, 1890.djvu/57

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— 43 quanto biasimo era caduto il Castravilla pel suo breve Discorso e quanti difensori erano sorti in favore di Dante. Se ciò nonostante egli ardi entrare in campo a viso scoperto, non par possibile, essendo egli autore del Discorso, che non lo manifestasse almeno nelle Considerazioni e negli altri suoi scritti, specialmente allorquando dal Cariero veniva accusato di aver rubato al Castravilla non pochi concetti e parole (i). Allo Zeno par cosa molto osservabile che il Bulgarini, ricevuto appena da Orazio Capponi il Discorso, col quale Jacopo Mazzoni confutava il Castravilla, si ponesse " con grande animosità „ non tanto ad impugnare l’erudito cesenate, quanto a difendere in tutte le parti il Discorso dello sconosciuto detrattore di Dante. Da ciò deduce e "assai ’ragionevolmente „, pargli, che una " grande alterazione e commozion d’animo si concepisse e si destasse nel Bulgarini a riguardo del Discorso del Castravilla censurato pubblicamente dal Mazzoni; e di questa ( domanda ) qual’altra esser poteva l’origine e la cagione, se non il sapere, che quel Discorso era suo concetto e suo parto»? Ma questa comozione, a dire il vero, non apparisce né dai fatti né dalle lettere del Bulgarini, che in gran numero si conservano nella Biblioteca Comunale di Siena. Uscito il Discorso del Mazzoni con pseudonimo nel 1572 (2j, col nome dell’autore nel 1573, non pervenne (*) Bulgarini, Difese in risposta all’Apologia e Palinodia di monsig. Alessandro Cariero padovano; Siena, Bonetti, 1588; p. 24. (*) 11 De Batines mostra di credere che il Discorso pubblicato sotto il finto nome di Donato Roffia (Bologna per Aless. Benacci, 1572)