Pagina:Della fortuna di Dante nel secolo XVI Barbi, 1890.djvu/64

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— 50 — crede lo studio (^). Ben è vero che il far Dante superiore ad Omero e a Virgilio pareva al Muzio " una cosa da dire in sogno „, essendo questi due poeti e poeti eccellentissimi, e Dante ogni altra cosa al suo giudizio più tosto che poeta (^); ma le ragioni di questo giudizio sono diverse da gli argomenti adoprati dal Castravilla per mostrar V imperfezione della Commedia (3). Né più ragionevole è il secondo motivo che faceva inchinare il Serassi a credere il Discorso fattura del Muzio. Dato pur che esso si diffondesse prima in Firenze, non viene di necessità, che lo scrittore vi dovesse vivere: passiam sopra ( sebbene la svista è un po’ grossa ) alla supposizione che il Muzio ve lo lasciasse in una occasione ricordata neW Ercolano (*;; falso è però che circa il 1572 il Muzio fosse in Toscana (•^). E quando anche ci fosse stato e i suoi sentimenti corrispondessero con quelli del Castravilla, resterebbe a domandarci, perché egli avrebbe dovuto nascondersi sotto un pseudonimo. Ha forse rispetto nella Varchina a dire che non è Dante scrittore perfetto, come quello che ha ** non solamente di molti nei, ma ancora di (^) Discorso, pp. 213 sg. (’) Battaglie, pp. 115 b — 116 a. (8) Ivù p. 115 b. (*) La disputa avvenuta in caso di Tullia d’Aragona ricordata dal Varchi nelVErcolano avvenne nel 1547. Cfr. Bongi, Il vero giallo di Tullia d’Aragona in Riv. Crii, d. Leti. It., anno III, num. 3, col, 88. (^) GuxiCH, Vita di Girolamo Muzio p. 67-68.