Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/215

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libro secondo 201

poli fino a coloro ai quali i tropici sono in luogo di cerchj artici: due sono eteroschie, le quali si stendono di quivi fino a coloro che abitano sotto i tropici: e la quinta è amfischia, situata fra mezzo ai tropici. Ma rispetto ai fenomeni terrestri voglionsi aggiungere due altre zone angustissime, poste fra i tropici che le dividono amendue nel mezzo, e nelle quali ogni anno per lo spazio di circa un mezzo mese il sole trovasi perpendicolare alla testa (allo zenit). E queste due zone hanno qualcosa a loro particolare, perchè sono aride e sabbionose d’un modo tutto lor proprio, e non producono cosa alcuna, tranne qualche poco di silfio ed una specie di frumento adusto. Perocchè non v’hanno colà intorno montagne, dove concorrendo le nubi si possano formare le piogge, nè sono que’ luoghi irrigati da fiumi. Però vi nascono soltanto animali villosi e cornuti, con tumide labbra e con larghe narici, curvandosi per l’eccessivo calore le estremità d’ogni cosa. Sotto queste zone poi abitano gl’Ittiofagi1. Che que-

    zona settentrionale e la meridionale; nella prima l’ombra nell’ora del mezzo giorno è volta a settentrione, nella seconda è volta al nord. L’amfischia è quella zona sotto la quale nell’ora predetta l’ombra è qualche volta diretta al sud, qualche volta al nord, secondochè il sole percorre i segni più meridionali o più settentrionali del zenit sotto cui stanno i popoli ivi abitanti. Due volte ogni anno poi essi hanno il sole perpendicolare. Questi fenomeni non accadono se non nei paesi situati fra i due tropici. La larghezza di questa zona, secondo Posidonio, era di 48 gradi. (G.)

  1. Coloro che vivono di pesci.