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Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/220

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206 della geografia di strabone

dall’oriente all’occidente; perocchè dove siano rotazioni regolate da una stessa legge, le più rapide sono quelle che si fanno nei cerchj maggiori.

Tuttavolta lo stesso Posidonio contrasta poi a Polibio asserendo, che la regione posta sotto all’equatore è più elevata di tutte; perchè al parer suo essendo sferica la superficie del globo non può a motivo della sua uguaglianza avervi luogo nessun rialto1; e la regione sottoposta all’equatore non è punto montuosa, ma sì piuttosto piana, e ad uno stesso livello colla superficie del mare: perocchè quelle piogge le quali gonfiano il Nilo discorrono dalle montagne dell’Etiopia. Ma dopo aver dette siffatte cose in una parte del suo libro, in qualche altro luogo aderisce poi a Polibio, congetturando che sotto l’equatore v’abbiano monti ai quali concorrono d’ambo i lati nubi provenienti dalle due zone temperate, e che queste nubi vi generano poi le piogge. Questa dunque è un’aperta contraddizione di Posidonio. Oltre di che, dove questo concedasi, cioè che il paese sottoposto all’equatore sia montuoso, par ch’egli cada in un’altra contraddizione. E nel vero coloro ai quali egli in questo si accosta, sostengono eziandio che l’oceano distendendosi da per tutto senza interruzione copre anche quella regione. Come dunque potrebbero collocare delle montagne in mezzo al mare? a meno che non vogliano dire, che queste montagne

  1. Siccome le più alte montagne non hanno nella loro elevazione più che la millesima parte del raggio della terra, così esse non ne possono alterar punto la forma sferica. (G.)