Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/233

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libro secondo 219

di cui il poeta non ebbe contezza; ma questo egli fa soltanto per sostenere la falsa sua ipotesi, mentre per lo contrario basterebbe sostituire alla lezione dove il sole tramonta quest’altra d’onde il sole si parte, cioè quella dove il sole, passato il meridiano, comincia a declinare.

Ma primamente quegli Etiopi che stanno presso all’Egitto si dividono anch’essi in due parti; e gli uni sono nell’Asia, e gli altri nella Libia, senza che v’abbia fra loro veruna diversità. Poi Omero non distingue punto gli Etiopi a cagione di questa loro diversa situazione, nè per aver conosciuto che gl’Indi fossero più vigorosi del corpo; perocchè debbe credersi ch’egli non abbia saputo punto nè poco di quella nazione, mentre nè anche Evergete, secondo quello che ne favoleggia Eudosso, aveva contezza della navigazione a que’ luoghi. Ma quella sua distinzione debbe spiegarsi in quel modo che noi abbiamo già detto. Perocchè noi dimostrammo come, anche adottando la lezione di Cratete, non si muta punto la cosa. Tuttavolta Posidonio sostiene invece ch’essa col variar della lezione si muta, e stima che sia miglior partito leggere d’onde il sole si parte. Ma in che differisce mai questa lezione dall’altra dove il sole tramonta? Perocchè tutto quello spazio ch’è dal meridiano al punto dove il sole tramonta si dice occidente, non altrimenti che tutto il mezzo cerchio occidentale dell’orizzonte. E questo ci viene significato anche da quelle parole di Arato: Quel punto dove si confondon tra loro i confini occidentali e quelli del levante. Se poi vorrà sostenersi che la le-