Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/360

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la più conosciuta è quella de’ Jaccetani1. Questa cominciando dai luoghi contigui ai Pirenei si stende nella pianura e va ad unirsi coi territorii d’Ilerda e di Osca2, città degl’Ilergeti non molto lontane dall’Ibero. In queste città, e in Calaguri de’ Vasconi3, in Tarragona lungo la spiaggia e in Emeroscopio combattè Sertorio all’ultimo, dopo essere stato espulso dal paese de’ Celtiberi, e morì in Osca4. Più tardi Afranio e Petrejo generali di Pompeo furono sconfitti dal divo Cesare presso Ilerda; la quale è distante dall’Ibero cento sessanta stadii verso l’Oriente, verso il settentrione circa quattrocento sessanta da Tarragona, e cinquecento quaranta al mezzo giorno di Osca. Attraversando i predetti monti per andare da Tarragona agli ultimi Vasconi abitanti lungo l’oceano in vicinanza di Pompelona5 e di Oiasona situata sull’oceano anch’essa, avvi un cammino di duemila e quattrocento stadii, che riesce ai confini tra l’Aquitania e l’Iberia. I Jaccetani poi sono coloro fra i quali una volta Sertorio guerreggiò contro Pompeo, e poscia Sesto, figliuolo di Pompeo medesimo, contro i generali di Cesare. Al di sopra della Jaccetania verso il nord sta la gente dei

  1. Altri dicono Laccetani.
  2. Lerida ed Uesca.
  3. Calahorra.
  4. Leggo col Coray: ἐτελεύτα δ᾽ ἐν Ὄσκᾳ; lezione proposta dal Puteano ed approvata dal Casaubono e dagli Ed. franc. in luogo dell’ordinaria ἐτελεύτα δἐ νόσῳ, morì di malattia che contraddice alla storia.
  5. Pamplona.