Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/420

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buonissima a bere. Bello è inoltre anche il paese degli Auscii.

I popoli situati fra la Garonna ed il Ligeri, che furono poi aggiunti agli Aquitani, sono gli Elvii, i quali cominciano dal Rodano; i Vellaj cbe vengono dopo costoro e furono un tempo compresi fra gli Arverni, ma ora fanno un popolo separato e da sè; poscia gli Arverni, i Lemobici ed i Petrocorii; quindi i Nitiobrigi; i Cadurci e i Biturigi soprannomati Cubi. Verso l’Oceano poi stanno i Santoni e i Pictoni, questi (come dicemmo) abitanti lungo la Garonna, quelli sul Ligeri. Finalmente i Ruteni ed i Gabali sono situati vicino al Narbonese. Presso i Petrocorii ed i Biturigi Cubi si trovano miniere di ferro famose; presso i Cadurci grandi lavorii di lino. Fra i Ruteni ed anche fra i Gabali sono miniere d’argento. I Romani concedettero il diritto del Lazio ad alcuni degli Aquitani, come a dire agli Auscii ed ai Conveni.

Gli Arverni hanno stanza lungo il Liberi: la loro metropoli è Nemosso1 situata sulla sponda del fiume predetto, il quale dopo essere scorso oltre Genabo2 emporio de’ Carnuti, fabbricata verso la metà di quel fiume, sbocca nell’Oceano. Dell’antica loro potenza gli Arverni recano in testimonio l’aver essi più volte guerreggiato contro i Romani, quando con due-

  1. Credesi (dice il Gossellin) che Nemosso sia Clermont nell’Alvergna, e che Strabone siasi ingannato collocando questa città sulla Loira (G.)
  2. Orleans.