Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/432

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418 della geografia di strabone

movendosi eglino a torme e come in un solo esercito; o meglio diremo trasportandosi colle loro famiglie da un paese ad un altro, allorchè sono cacciati da nemici più forti di loro. E i Romani poterono soggiogarli molto più facilmente che gl’Iberi: perocchè e cominciarono a combatter con questi prima che con quelli, e durava tuttavia la guerra contro gl’Iberi1 quando coi Galli l’avevano già terminata; sicchè nel tempo durato a combattere contro gl’Iberi soggiogarono tutti i popoli situati fra il Reno ed i Pirenei. Perocchè concorrendo alla guerra uniti e in gran numero, furono anche unitamente abbattuti: ma gl’Iberi per lo contrario si risparmiarono, venendo alle mani sol pochi alla volta, e chi in un luogo e chi in un altro, a modo di ladroni. I Galli pertanto sono tutti naturalmente belligeri; ma però migliori cavalieri che fanti. Quindi anche ai Romani la migliore cavalleria viene da costoro, i quali poi si trovano sempre più bellicosi quanto più sono al settentrione o vicino all’Oceano.

Fra tutti i Galli si dice che sono valorosissimi i Belgi, divisi in quindici popolazioni poste lungo l’Oceano fra il Reno e il Ligeri; tanto che da soli tennero fronte all’incursione dei Germani, dei Cimbri e dei Teutoni. E fra i Belgi medesimi hanno voce di gagliardissimi i Bellovaci2, e dopo costoro i Suessoni. Del gran numero

  1. Questa guerra durò duecento anni.
  2. Propterea quod (dice Cesare) a cultu atque humanitate provinciae longissime absunt, minimeque ad eos mercatores saepe commeant, atque ea quae ad effeminandos animos pertinent, important.