Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/60

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48 della geografia di strabone

montuoso il tempio delle Sirene, e dall’altro verso il golfo Posidoniate tre isolette adiacenti, deserte e petrose, le quali chiamano le Sirenuse; e nella punta ha l’Ateneo1 di cui porta il nome. Oltre di che, se coloro i quali ci han tramandata la descrizione di qualche luogo non sono in ogni punto d’accordo fra loro, non per questo conviene rigettarla tutta quanta; mentre qualche volta invece essa ne diviene anzi più degna di fede. Così per esempio chi cerca se gli errori di Ulisse furono intorno all’Italia ed alla Sicilia, domanda se in qualche parte di questi paesi si conoscono le Sirene. Ora colui che le colloca al Peloro e colui che le pone alle Sirenuse si contraddicono; ma nè l’uno nè l’altro poi differiscono da chi le colloca verso la Sicilia e l’Italia: che anzi gli accrescono fede, in quanto che, sebbene non accennino tutti e due uno stesso luogo, non si sono allontanati peraltro dall’Italia e dalla Sicilia. E se qualcuno aggiungesse che in Napoli mostrano un monumento di Partenope, la quale fu una delle Sirene, farebbe nascere vie maggior fede, sebbene recherebbe in mezzo un terzo luogo: perocchè stando anche Napoli in quel golfo che da Eratostene è detto Cumeo e ch’è formato dalle Sirenuse, tanto più diviene credibile che le Sirene siano state verso que’ luoghi. E certo nè il poeta cerca ogni cosa con esattezza, nè questa esattezza noi pretendiamo da lui: ma non dobbiamo peraltro supporre ch’egli contasse gli errori di Ulisse senza essersi punto informato nè del modo nè del luogo.

  1. Ateneo; tempio di Minerva.