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128 | della geografia di strabone |
deva cinque città1 in un muro di cento ottanta stadii; ma non parve necessario ch’essa occupasse di nuovo tutto quel grande circuito, e però Augusto giudicò opportuno di popolar meglio quella parte eh1 era situata verso l’isola Ortigia, e che di per sè aveva una circonferenza conveniente ad una città.
Ortigia è congiunta col continente da un ponte; ed ha una fontana detta Aretusa, la quale divien subito fiume e si getta nel mare. Ma si favoleggia che questo fiume sia l’Alfeo il quale, cominciando nel Peloponneso, e guidando la sua corrente sotterra a traverso del mare fino al luogo dov’è la fontana Aretusa, quivi sbocchi di nuovo e vada al mare. E ne fan congettura da questo, che una fiala caduta dentro quel fiume in Olimpia fu trovata a Ortigia nell’Aretusa e dall’osservarsi che questa s’intorbida quando in Olimpia si fa il sacrificio de’ buoi. Però Pindaro seguitando questa opinione disse:
Ortigia, o bel riposo
Del sacro Alfeo per l’acque d’Aretusa2.
- ↑ Letteralmente: Era una pentapoli; Πεντάπολις γὰρ ἦν.
- ↑ Nem. i, v. i, trad. del Mezzanotte.