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dava l’Aorno, empiuti di edifizii que’ luoghi, e rotta la via sotterranea che dall’Aorno conduceva fino a Cuma fu chiarito che tutti codeste cose erano una favola. E Coccejo che fece riattare quella strada, e un’altra ne aperse la quale da Dicearchia1 situata al di là di Baja, conduce a Napoli, seguitò in certo modo l’antica tradizione divolgata rispetto ai Cimmerii, e forse ancora credette che fosse un costume proprio di quel paese l’avere le strade sotterra.

Il golfo Locrino allargasi fino a Baja: e lo divide dal mare esteriore un argine lungo otto stadii e largo per modo che vi può capire una strada da passarvi con carri. Dicono che ve lo alzò Ercole quando condusse via i buoi di Gerione: ma perchè poi nelle tempeste del mare l’onde lo soverchiavano in modo che il camminarvi a piedi era difficile, Agrippa lo fece alzare. Del resto soltanto le barche leggiere possono entrare in quel golfo che non potrebbe mai servire di porto; e in ciò solo è utile, che vi si fa una copiosissima pescagione di ostriche. Alcuni poi dicono che questo golfo Locrino è il lago Acherusio; e Artemidoro lo scambia coll’Aorno. In quanto a Baja ed al capo Miseno dicesi che ricevettero il loro nome da due compagni di Ulisse2.

Seguitano poi le spiagge di Dicearchia ed anche la città stessa, la quale fu anticamente l’arsenale marit-

  1. Pozzuolo.
  2. Il testo che qui è mutilato riceve un sicuro sussidio dalle parole proprie dell’Autore, vol. i, pag. 55.