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numento di Partenope, una delle Sirene; e secondo un certo oracolo vi si celebra anche un giuoco ginnastico. In progresso di tempo discordando fra loro questi varii abitanti ricevettero nella città alcuni Campani, e furono necessitati di tenersi come familiarissimi i più nemici, poichè s’erano disaffezionati i proprii concittadini. Di ciò sono indizio i nomi dei demarchi1; chè i primi furono ellenici; poi fra gli ellenici se ne frammischiarono alcuni campani. Restati per altro colà moltissime tracce della dominazione ellenica, come a dire ginnasii, collegi di efebi, fratrie 2, e nomi ellenici ancora, sebbene gli abitanti siano al presente romani. Ora poi suol celebiarvisi ogni cinque anni un certame di musica e di ginnastica che dura parecchi giorni, ed è tale da potersi paragonare co1 più famosi dell’Eliade. Avvi anche colà una strada sotterranea e nascosta a traverso a quel monte ch’è posto fra Dicearchia e Napoli, e somigliante a quella che mena, come s! è detto, dal lago Aorno a Cuma: questa strada la quale può capire due carri che vadano in opposta direzione si stende per molti stadii; e la luce v’è introdotta per molte aperture che dalla superficie del monte si addentrano ad una grande profondità3. Anche Napoli ha sorgenti di acque calde, con edifizii di bagni non punto inferiori a quelli di Baja, ma di gran tratto però meno fre-

  1. Demarchi (da δῆμος e ἀρχή) vale capi, comandanti del popolo.
  2. Fratrie. Specie di confraternite.
  3. Trattasi della Grotta di Posilipo.