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Pagina:Delle cause della grandezza.djvu/10

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giamo che ne secoli antichi gl’huomini sparsi qua, e la per il monte, è per il piano, mmenasseno vna vita poco differente dalle bestie, senza legge, senza conformità di costumi, e maniera di ciuile conuersatione. Si trouarono poi alcuni personaggi, i quali, hauendosi con la fauiezza, e con l’eloquenza acquistato autorità, e reputatione marauigliosa tra gli altri, dimostraronoalla roza moltitudine quante, e quanto grandi vtilità fossero per godere, se, conducendosi in vn luogo, s’vnissero in vn corpo, per la scamieuole communicatione di ogni cosa, che ne procederebbe. e per questa via fondarono prime ville, e villaggi, e poi terre, e città. onde i medesimi poeti finsero Orfeo e Anfione hauersi tirato dietro le bestie, le selue, & i sassi, volendo, sotto questo inuoglio, significare la grossezza de gl’ingegni, e l’asprezza de’ costumi di quelle genti. Ma, fuor delle fauole, si legge di Teseo, che, preso ch’egli hebbe ilgouerno de gli Ateniesi, si pose in cuore d’vnire in vna città tutto il popolo, che in piu ville di sperso per quelle contrade habitaua. il che egli col dimostrare il g[r]an bene, che ne seguirebbe, condusse ageuolmente ad effetto. Vna simil cosa si pratica hoggi continuamente nel Brasil. Habitano quei popoli sparsi quà, e là nelle spelonche, ò in capanne, anzi che case, cõposte di rami, e di foglie di palme. e perche questa maniera di viuere cosi sparsamente, fà che quelle genti restino in quella loro saluatichezza d’ani-